Page 6 - RotaryOggi marzo-aprile 2025
P. 6
editoriale
“Service above self ” è, dal 1989, il principale motto del
Rotary International; e “Servire al di sopra di ogni interesse
personale” è la traduzione ufficiale di quel motto nella lingua
italiana. Ma cosa significa, esattamente, questa espressione?
La storia del Rotary ci insegna che già nel 1911, alla Conven-
tion di Portland, venne utilizzata una formula simile (“Servi-
ce, not self”), tradotta in italiano con la frase “A servizio degli
altri, non di se stessi”. Sempre in quella occasione, venne pro-
posto e approvato un altro motto ufficiale
Servire (“He profits most who serves best”), tradot-
to poi nella formula italiana “Chi serve gli
altri ottiene i maggiori profitti”.
al di sopra di Questi due motti, insieme, ci aiutano a com-
prendere che il servire gli altri è, al tempo
stesso, una scelta volontaria e una decisione
ogni interesse che gratifica e arricchisce chi lo fa in modo
disinteressato e gratuito, senza secondi fini.
personale Il servizio è, quindi, prima di tutto un gesto
di amore verso gli altri: lo stesso gesto d’a-
more che – come ci ricordava Papa France-
sco – induce Gesù a farsi servitore dei suoi
discepoli e a lavare loro i piedi la sera del
Giovedì Santo. Questa immagine rende bene l’idea che vorrei
esprimere, non solo per la coincidenza temporale con la Santa
Pasqua, ma anche e soprattutto perché Gesù rappresentava, in
quel contesto, la figura più importante: era il leader del grup-
po, che ha voluto dare l’esempio, mettendosi al servizio degli
altri.
Anche il Rotariano è naturalmente un servant leader, che non
ritiene lesivo della propria dignità, del proprio prestigio e del-
la propria autorevolezza, mettere il proprio tempo, la propria
professionalità e la propria opera a servizio degli altri, con
umiltà e semplicità. Il servant leader lo fa nella consapevolez-
za che il donarsi agli altri non rappresenta la perdita di qual-
cosa di sé e, dunque, un potenziale svantaggio; ma costituisce
un momento di crescita e di gratificazione e, quindi, a lungo
termine, un sicuro vantaggio. Perché questo accada, tuttavia,
occorre che il servizio sia davvero disinteressato e non venga
prestato per conseguire visibilità o benefici personali.
Ma qual è, allora, il modo corretto di servire nel Rotary?
Non ho la pretesa d’insegnare qualcosa, tanto meno ai molti
Rotariani più esperti di me, che leggeranno questo editoria-
le. Desidero esclusivamente condividere con i lettori, anche
non Rotariani, il mio personale punto di vista sull’argomento:
6 6