Page 47 - RotaryOggi marzo-aprile 2025
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molto dedicato a questo impegno,
malgrado stessi ancora lavorando.
Facevo cinque visite la settimana, e
sabato e domenica sbrigavo i miei
impegni di lavoro. A dicembre avevo
finito le 67 visite”.
Cosa direbbe ad un giovane rotaria-
no?
“Soprattutto che deve credere a
questa appartenenza. Credere in
quello che fa e in ciò che può fare.
In fondo il Rotary gira attorno ad
una questione di fede, altrimenti si
rischia di girare a vuoto o non fare
nulla, se invece si crede qualcosa si
costruisce”.
Il momento più difficile?
“Forse qualche scontro con alcuni club, ricordo che in uno
ho anche dovuto ripetere la visita, ma sono
tutte cose che abbiamo superato con il
buon senso e con lo spirito di appartenen-
La bellissima
za”.
esperienza di Albarella: Che futuro vede per il Rotary?
crescita e divertimento “Le premesse sono buone, penso pos-
sa continuare ad andare avanti come sta
accadendo da anni. Non ho apprezzato
l’apertura al numero per forza. Non è importante quanti si è,
quello che conta è la qualità. Quando sono entrato 30 anni
fa, vedevo davanti a me delle figure alle quali faceva piacere
guardare, oggi ne vedo molte meno. Allora era elitario, ma di
elevatissima qualità, ora temo che la qualità stia scadendo e
questo è dovuto al fatto che per anni abbiamo
combattuto per avere un numero maggiore di
iscritti”.
Ad un giovane
Cosa caratterizza un club?
rotariano direi: credi “Il club è soprattutto il presidente, si crea il
nell’appartenenza suo staff, il suo consiglio direttivo. Quando
ero giovane comandante di sommergibile
lavorai con un giovane ammiraglio e quando finii dette un
ricevimento e mi ringraziò. Io dissi che per me era stato un
impegno facile perché avevo un buon equipaggio e lui mi
disse, non esistono buoni o cattivi equipaggi, ma buoni e
cattivi comandanti. Un buon presidente fa un buon club. Per
questo il Sipe è molto importante, perché insegna che per
12 mesi si dovrebbe dare il massimo e credere in quello che
si sta facendo”.
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